Ancora oggi le uova rappresentano un alimento bistrattato a causa del loro contenuto di colesterolo. Per troppo tempo siamo stati abituati a ragionare per somiglianza: “mangio grassi, diventerò grasso; mangio colesterolo, avrò il colesterolo elevato”. Non è esattamente così.
Il colesterolo è una molecola importantissima per l’organismo, talmente importante che è il corpo stesso a produrla attraverso un metodo molto elaborato. E’ una struttura molecolare essenziale per ogni singola membrana cellulare. Inoltre è utilizzato dall’organismo per sintetizzare vitamina D ed ormoni steroidei, come testosterone, estrogeni, cortisolo.
Dato che si tratta di una sostanza molto importante, quando l’apporto dietetico di colesterolo scarseggia, è il nostro stesso fegato che lo produce. Mentre quando mangiamo cibi ricchi di colesterolo, il fegato comincia a produrne di meno.
Il termine colesterolo è associato molto spesso all’utilizzo di farmaci, al rischio cardiovascolare, alla dieta ipocolesterolemizzante. In realtà i suoi valori aumentano in risposta ad una condizione infiammatoria, non è lui la causa dell’infiammazione stessa; quando gli esami del sangue rivelano un colesterolo elevato rispetto ai range di normalità, bisognerebbe chiedersi quale potrebbe essere il motivo, senza insistere nel voler ridurre i suoi valori: diminuire il colesterolo senza agire sulla causa, spegnerà il campanello d’allarme, ma non eliminerà il problema.
Perché il colesterolo può aumentare?
- squilibri ormonali nella donna (ovaio policistico, amenorrea etc)
- utilizzo di farmaci e pillola anticoncezionale
- malattie autoimmuni (tiroidite Hashimoto)
- infezioni come candida, cistiti
Assumere alimenti contenenti colesterolo, fa aumentare il colesterolo nel sangue?
No! Il colesterolo ingerito incide solo per il 10% sul colesterolo del sangue! Considerando che i valori ideali di colesterolo dovrebbero essere < 200 mg/dl, se riscontrassimo un valore di 250 mg/dl, solo 25 mg dipendono dal colesterolo ingerito, e il resto da dove viene?
Dai carboidrati! Proprio così, l’enzima che stimola la sintesi endogena di colesterolo è stimolato dalle farine e dagli zuccheri, mentre il colesterolo alimentare lo inibisce. Quindi è chiaro che, chi presenta valori ematici di colesterolo superiori alla norma, può dare largo spazio alle uova, mentre deve ridurre l’assunzione di zuccheri e carboidrati raffinati!
Le uova rappresentano un alimento, quando di buona qualità, ricco di importanti micronutrienti: l’albume contiene una buona quantità di proteine, il tuorlo è ricco di ferro, folati, vitamina E e antiossidanti come luteina e zeaxantina, importanti per le funzioni cognitive e per la salute degli occhi.
Ma quante uova possiamo mangiare?
1-2 uova al giorno. Ci sono limitazioni solo in caso di problemi alla colecisti o di allergia specifica all’alimento. Scegliete uova biologiche o del contadino di fiducia e preparatele con metodi di cottura semplici: omelette, alla coque o in camicia oppure bollite per soli 5-6 minuti. Aggiungete spezie come curcuma e pepe.
Io consiglio di mangiarle a colazione, magari insieme ad una buona tazza di thè o ad una bevanda vegetale, frutta e una manciata di frutta secca. In questo modo vi sentirete più energici e arriverete sazi al pasto successivo senza la necessità di spizzicare negli intervalli. Provare per credere!