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Dieta e ormoni

Dieta e ormoni

Dieta e ormoni

Quante volte vi siete sentiti insoddisfatti, scontenti e irascibili? E quante volte vi siete sentiti tristi, senza interessi e con scarsa autostima?

Forse non siete "fatti così", forse soffrite di una carenza ormonale. Gli ormoni sessuali femminili e quelli maschili, infatti, possono migliorarvi l'umore e donarvi una sensazione di benessere. Alle donne che presentano una concentrazione elevata di estradiolo (estrogeni) nel sangue piace assaporare la vita, mentre coloro che presentano un basso tasso di questi ormoni si sentono spesso malinconiche. 

Un assetto ormonale correttamente funzionante ci fa sentire attivi, energici, motivati.  Con l'avanzare dell'età però il nostro stato biochimico si modifica incorrendo in una tendenza naturale ad ingrassare, gonfiarci, perdere tono, con la comparsa delle prime rughe, colpa degli anni e della modifica ormonale. La giusta scelta alimentare ci può aiutare. Il risultato sarà non solo il dimagrimento, ma il ritorno ad una pelle più luminosa, capelli più folti ed anche quello stato di irritabilità, ansia, fame incontrollata e stanchezza diminuiranno. Tutto questo semplicemente seguendo una valida alimentazione? Si, perchè tra il nostro sistema ormonale ed alcuni alimenti vi è un rapporto molto stretto, a volte positivo, a volte negativo.

La connessione tra ormoni e dieta permette di spiegare perchè alcune persone perdono peso seguendo un particolare regime alimentare, mentre altre non ne traggono alcun beneficio. Si pensa ancora che per perdere peso basti ridurre l'apporto calorico limitando grassi e carboidrati. In realtà è importante concentrarsi non tanto sulla quantità di calorie, quanto sul loro effetto ormonale: una caloria fornita dalle proteine avrà un effetto diverso rispetto ad una caloria fornita dai carboidrati.

Ma chiariamo velocemente il concetto di ormone: dal greco <<eccitare, mettere in moto>>. Si tratta di molecole prodotte dalle ghiandole che attraverso il sangue sono in grado di raggiungere l'organo bersaglio, innescando a valle una risposta. Quando in questa complessa rete qualcosa non funziona, l'organismo ne subisce le conseguenze (invecchiamento precoce, stanchezza cronica, malattie, disfunzioni ormonali).

Pensiamo a cosa succede dopo l'assunzione di un pasto: la quantità di glucosio (zucchero) nel sangue aumenta naturalmente per poi diminuire grazie all'azione di un ormone, l'insulina,  dopo circa un paio d'ore. Se però il pasto è troppo ricco di pane, pasta e dolci il valore della glicemia aumenta repentinamente e con esso anche quello dell'insulina che fa calare enormemente il tasso di glucosio. Il risultato è che il cervello (che si nutre di zucchero) ne risente, diventando sonnolento. Questa condizione oltre a farci ingrassare, ci fa perdere energia. Vi è mai capitato di sentirvi stanchi e senza forze dopo il pasto domenicale?  Inizialmente si ha la sensazione di star bene, ma dopo poco iniziano problemi come gonfiore addominale, occhiaie accentuate, svogliatezza. Questi sintomi dureranno per qualche ora.

Fortunatamente abbiamo i mezzi per far ritornare tutto alla normalità. Mi riferisco alla nostra "alleata" alimentazione. 

Se pensate sia arrivato il momento di correggere il vostro stile di vita, di seguito troverete alcune dritte:

  • modificate il vostro atteggiamento dando la preferenza a tutto ciò che è sano, naturale e rifiutando alimenti troppo dolci e raffinati.
  • eliminate bibite gassate e bevande zuccherate, comprese quelle con la dicitura "zero zuccheri". Anche se possono sembrare innocue contengono zuccheri e altri dolcificanti aggiunti, ma non le fibre importanti per regolare l'assorbimento dei cibi.
  • non esagerate con l'assunzione di caffè: aumenta il tasso di insulina e cortisolo (in alcuni può aumentare il senso di fame)
  • se avete spesso appetito, aumentate leggermente la quantità di proteine assunte (solo in condizioni di salute ottimale). Riducono il senso di fame, permettendovi di non cedere alla tentazione di mangiare cibi sbagliati.
  • evitate un eccesso di latticini (mozzarella, formaggi, panna, budini) e consumate grassi buoni come olio d'oliva extravergine, olio di lino, olio di vinacciolo o di sesamo e burro chiarificato che aiutano a far funzionare bene il sistema ormonale.
  • preferite la colazione salata: caffè zuccherato, cappuccino e brioche aumentano la glicemia seguita, dopo una o due ore al massimo, da un suo calo improvviso che vi porterà ad assumere altro cibo zuccherato e così via.
  • cercate di cenare presto e con pasti poco abbondanti: durante la notte i livelli dell'ormone melatonina raggiungono il picco massimo, mentre quelli dello stress diminuiscono (non sempre è così). Inoltre mangiare meno la sera è importante per far si che gli ormoni assolvano bene i loro compiti e la mattina ci si risveglia di buon umore, senza la pancia gonfia, l'alito pesante o il mal di testa.
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Benedetta Matarese
BIOLOGA NUTRIZIONISTA

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